Il Giappone è una nazione estremamente vasta e varia. Localizzata nell’Estremo Oriente, e immersa nelle acque dell’Oceano Pacifico, la nazione giapponese è abitata da un popolo figlio di tradizioni secolari, dotato di una forte identità ma perfettamente aperto ai cambiamenti del tempo. E non è una casualità che, al giorno d’oggi, il Giappone risulti essere una delle principali economie mondiali, forte dell’elevato apporto tecnologico garantito dalle multinazionali giapponesi e per la capacità di intercettare con grande intuitività i gusti e le tendenze internazionali. Detto ciò, andiamo alla scoperta dei pro e dei contro di vivere in Giappone.
Pro di vivere in Giappone
Partiamo proprio da una disamina dei pro. Vivere in Giappone porta con sé una serie di vantaggi differenti, dalla possibilità di godere di un’alta aspettativa di vita, garantita anche da un’alimentazione fortemente basata sul consumo di pesce, alle grandi opportunità di lavoro che il Paese è in grado di offrire, forte della sua economia prosperosa e dell’avanguardia di gran parte dei suoi settori commerciali. Ma analizziamo passo passo i pro relativi alla conduzione di una vita in Giappone.
Un Paese tecnologicamente avanzato e all’avanguardia
Il Giappone è un Paese straordinariamente all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. L’attuale progresso raggiunto dallo Stato nipponico è paragonabile solamente a quello delle grandi potenze occidentali, dal quale il Giappone stesso, dal termine della seconda guerra mondiale in poi, è stato fortemente influenzato. E lo si può denotare in particolar modo osservando le spettacolari architetture del Paese, localizzate nella stragrande maggioranza dei casi nelle aree più densamente popolate dello Stato. Un Giappone incredibilmente avanzato, dunque, figlio di una politica che, a partire dalla seconda metà del ‘900, ha saputo generare una spinta straordinaria dal punto di vista economico, urbanistico e sociale.
La qualità dell’alimentazione giapponese
Se desiderate mangiare bene e sano, adottando una dieta perfettamente equilibrata, il Giappone è senza dubbio la nazione ideale sulla quale fare riferimento. La tradizione culinaria nipponica, infatti, è divenuta celebre per l’importanza demandata al pesce, alimento cardine della cucina del Paese del Sol Levante. Lo sviluppo del popolo giapponese si è basato in larga parte sull’attività di pesca, in virtù della particolare conformazione dell’arcipelago, e ciò ha comportato l’introduzione del pesce in una vasta gamma di ricette e preparazioni tipiche dello Stato. Al contempo, però, la cucina giapponese si è specializzata anche nella cottura al vapore e nell’uso delle spezie, due fattori che hanno contribuito a consolidare ulteriormente la tradizione culinaria del Paese.
Il Paese dell’intrattenimento videoludico (e non solo)
Siete amanti dei videogiochi e dell’intrattenimento videoludico? Amate l’elettronica in tutte le sue svariate forme? Allora il Giappone è il posto che fa per voi. Lo Stato nipponico, infatti, è celebre per la sua particolare cultura nell’ambito dell’intrattenimento multimediale, dalla produzione degli anime ai manga, passando per la tradizione fondamentale dei videogiochi. Tanto per fare un esempio, a Tokyo si svolge ogni anno la più grande manifestazione al mondo dedicata all’universo del fumetto, in tutte le sue derivazioni. Un motivo in più per entrare nelle pieghe di questa cultura varia ed estremamente stratificata, dotata di un’identità consolidatasi nel corso dei secoli.
Le affascinanti tradizioni del Giappone
Altro valido motivo per vivere in Giappone è per la sua straordinaria ricchezza dal punto di vista delle tradizioni. Dalla celebre cerimonia del tè all’arte della disposizione dei fiori, passando per l’apprendimento dell’arte calligrafica e la partecipazione alla commemorazione dell’hanami, ossia la celebrazione dell’avvento della primavera, il Giappone presenta una serie infinita di tradizioni popolari di origine secolare. Stiamo parlando di usanze uniche, figlie della forte identità del popolo nipponico, da sempre attaccato ai propri usi e costumi.
L’espansione costante del Giappone
Negli anni ’70 si è assistito a un mutamento socio-economico che ha prodotto un cambiamento profondo nella mentalità del popolo giapponese, un fenomeno riconosciuto dagli storici come una sorta di “pseudo-familismo”. Nulla a che vedere con il nepotismo, bensì un vero e proprio atteggiamento di rinascita economica e sociale fondata sui princìpi di sostegno tipici della famiglia giapponese. Lo pseudo-familismo, anche noto come “kazokushugi” (traducibile sostanzialmente in “principio di famiglia”), ha comportato l’adattamento dei valori della famiglia tradizionale giapponese nell’ambito delle imprese del Paese, garantendo all’intera nazione un’eccezionale prosperità che ancora oggi produce una chiara e costante espansione economica
La varietà paesaggistica del Giappone
Un vantaggio del vivere in Giappone è la possibilità di godere delle meraviglie paesaggistiche che il territorio nipponico è in grado di offrire. Localizzato nell’Oceano Pacifico, l’arcipelago giapponese vanta una geografia particolarmente varia: dalle Alpi giapponesi ai vulcani, passando per i laghi, i fiumi e i grandi parchi nazionali e seminazionali, chi ha la fortuna di vivere in Giappone ha la possibilità di godere di posti unici e di straordinaria bellezza, generati dalla natura e parzialmente tutelati dalla mano dell’uomo. Oltre a tutto ciò, il Giappone gode di un clima temperato e perfettamente bilanciato, visto l’affaccio dell’arcipelago sull’oceano.
I trasporti e i collegamenti intercontinentali di qualità
Vivere in Giappone significa anche poter contare su un sistema di trasporti particolarmente efficiente. Il Paese nipponico, infatti, è noto per la notevole fiscalità che contraddistingue la rete stradale, ferroviaria e aerea dello Stato, con i vari mezzi di trasporto che sono invitati a rispettare gli orari di partenza e di arrivo con la massima precisione possibile. Inoltre, va considerato come i mezzi stessi siano noti per il loro apporto tecnologico all’avanguardia: in Giappone, infatti, è possibile salire a bordo di treni super veloci e (il celebre JR-Maglev) di metropolitane incredibilmente rapide, senza trascurare il fatto che da e verso Tokyo partono voli intercontinentali di lunga percorrenza. È un vantaggio non indifferente, quello descritto, derivante dal ruolo rilevante giocato dalla capitale nipponica dal punto di vista dell’economia globale.
Contro di vivere in Giappone
Vivere in Giappone può rivelarsi un’esperienza straordinaria, certo che sì. Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica. Per quanto il territorio nipponico riservi una serie di sorprese e vantaggi incredibili, va comunque sottolineato come, alla pari di una qualsiasi altra nazione, anche qui sussistono degli svantaggi e degli aspetti negativi da tenere in considerazione. Si pensi, ad esempio, agli enormi rischi derivanti dai frequenti terremoti che colpiscono l’arcipelago; e si pensi anche alle conseguenze devastanti che gli stessi terremoti possono avere sull’urbanistica del territorio, composta in buona parte di edifici alti e grattacieli. Alla luce di tutto ciò, vediamo quali sono i contro del vivere la propria vita in Giappone.
L’insostenibile traffico del Giappone
Una qualsiasi metropoli è contraddistinta da un traffico urbano non indifferente, con automobili, moto, camion e autobus che ogni giorno attraversano i viali delle città costituite da milioni e milioni di abitanti. Il Giappone, con la capitale Tokyo in testa, non è da meno. Anzi. L’area metropolitana di Tokyo, ad esempio, è una delle più vaste di tutto il mondo, contando nel suo agglomerato urbano un qualcosa come 35 milioni di abitanti complessivi. Sono numeri straordinari e difficili da immaginare, che rendono l’area in questione la seconda più popolata del mondo, dietro solamente alla città cinese Chongqing (circa 36 milioni di abitanti nell’area metropolitana). E tutto ciò non può che tradursi in una vera e propria congestione urbana.
L’inquinamento dei grandi centri urbani giapponesi
Ricollegandosi al discorso del traffico giapponese, vale la pena sottolineare come vivere in Giappone significhi fare i conti tutti i giorni con il problema dello smog. Quello dell’inquinamento è un tema che sta assumendo un rilievo sempre maggiore a causa dei cambiamenti climatici, dovuti in particolar modo alle cattivi abitudini umane. I centri urbani più affollati del Giappone producono livelli di inquinamento estremamente elevati, al punto tale che molti cittadini possono essere avvistati per le vie delle città muniti di apposite mascherine antismog. Le maschere vengono consigliate dai medici per evitare che le polveri sottili danneggino in maniera irreparabile gli apparati respiratori dei cittadini giapponesi.
La pericolosità dei terremoti in Giappone
Come anticipato in precedenza, i terremoti rappresentano una minaccia costante per il Giappone. Tuttavia, viene da chiedersi il perché il territorio nipponico sia investito con così tanta frequenza da simili eventi devastanti. I motivi dell’imperversare di fenomeni catastrofici di tale tipologia vanno individuati nella particolare localizzazione geografica della nazione. Il Giappone fa parte della cosiddetta “cintura di fuoco”, vale a dire una zona complessiva di lunghezza pari a 40.000 chilometri e che si estende lungo le coste che affacciano sul Pacifico. All’interno della cintura, l’arcipelago nipponico è situato esattamente in prossimità dei confini delle più grandi placche tettoniche della Terra: attorno al Giappone, infatti, si incontrano la placca asiatica, quella delle Filippine e quella del Pacifico, il che fa ben rendere conto di come nella nazione si verifichino da sempre terremoti di elevata intensità con una costanza non ravvisabile in nessun altro territorio terrestre.
Il pericolo maremoto e tsunami
Abbiamo visto come il Giappone, per via della sua collocazione geografica, risulti essere una delle nazioni terrestri investita dal maggior numero di terremoti. E non solo. La particolarità del Giappone è data anche dal fatto che lo Stato è investito da una serie di altri cataclismi, alcuni connessi ai terremoti e altri meno, che la rendono una nazione incredibilmente instabile dal punto di vista geografico. Tra i maggiori pericoli che imperversano lungo le coste giapponesi vi è l’emergenza tsunami, che nel corso dei secoli ha provocato centinaia di migliaia di morti e danni di enorme entità dal punto di vista urbanistico. La presenza (e la frequenza) degli tsunami che investono il Giappone è dovuta a una serie di fattori concorrenti, in grado di influire tutti insieme in maniera non indifferente sulla stabilità dell’intera nazione. A tal proposito, va tenuto conto di come un qualsiasi arcipelago risulti estremamente più fragile rispetto a un territorio continentale: per sua natura, un arcipelago è completamente circondato dal mare, essendo costituito da un insieme più o meno numeroso di isole differenti. Ed è proprio questo il motivo per cui i terremoti che investono il territorio giapponese si rivelano spesso devastanti: causati dal movimento incessante delle placche continentali, i terremoti possono trasformarsi rapidamente in maremoti in grado di dare vita a pericolosi tsunami. Basti pensare, ad esempio, al terremoto di magnitudo momento pari a 9.0 che ha sconvolto la regione di Tōhoku nel 2011, provocando più di 15.000 vittime complessive.
Il ritmo frenetico del Paese del Sol Levante
Siete amanti del relax? Vi piace prendervela con comodo? Preferite vivere la vostra vita un giorno alla volta? Beh, sappiate che il Giappone, da questo punto di vista, non è affatto la nazione che fa per voi. Già, perché la nazione nipponica è particolarmente nota per i suoi ritmi folli e per i suoi stili di vita frenetici, che portano i cittadini giapponesi, specialmente i lavoratori (il discorso è comunque valido anche per gli studenti e le madri a tempo pieno), a vivere sempre di corsa. I lavoratori giapponesi, compresi i dipendenti di ufficio, sono noti per l’impegno eccessivo profuso in ambito lavorativo, un fenomeno noto come “Karoshi”. Il Karoshi non è altro che la “morte per lavoro eccessivo”, con decessi casuati proprio da attacchi cardiaci provocati dagli sforzi immani eseguiti sul posto di lavoro. Si tratta di un fenomeno trasversale, in grado di colpire le fasce di popolazione dal reddito più alto a quelle che, al contrario, percepiscono stipendi medi o medio-bassi. A testimonianza dell’importanza del Karoshi, è sufficiente sottolineare come la morte da stress lavorativo sia considerata a tutti gli effetti una delle cause di morte dei cittadini giapponesi.
Un popolo tollerante ma introverso
Tra i pro relativi alla possibilità di vivere in Giappone abbiamo sottolineato come il Giappone si sia affermato nel corso dei secoli come uno Stato estremamente tollerante. Tuttavia, per quanto risulti effettivamente una nazione in grado di accogliere in sé una grande stratificazione multietnica, bisogna considerare come il popolo nipponico presenti una natura caratteriale decisamente introversa. Gran parte dei cittadini giapponesi, infatti, si contraddistingue per l’eccessiva introversione. Non che gli stranieri non vengano visti di buon occhio, ma di certo vi è che chi si aspetta un’accoglienza particolarmente calorosa dal popolo giapponese, beh… non potrà che rimanere deluso. Si tratta comunque di un problema da non sottovalutare: alcuni studi psicologici, infatti, hanno dimostrato come una buona parte della popolazione giapponese, specialmente quella fetta che rispetta ancora in maniera impeccabile le tradizioni secolari, presentino tratti caratteriali parzialmente anaffettivi. Tutto ciò deriva dal profondo rigore morale legato all’osservanza rigida degli antichi codici dei guerrieri giapponesi, in particolar modo i samurai
Il costo della vita in Giappone? È alto
Sulla questione del costo della vita in Giappone si continua a dibattere da decenni. Da un lato, c’è chi sostiene che la vita in terra nipponica non sia più costosa, ad esempio, di un qualsiasi Paese industrialmente avanzato appartenente alla sfera occidentale; dall’altro, invece, c’è chi ritiene che il Giappone non sia una meta particolarmente appetibile per coloro che preferiscano vivere in una nazione dal basso costo della vita. Si potrebbe affermare che la verità va sempre ricercata nel mezzo, ma non è questo il caso più adatto per confermare una simile ipotesi. Il costo della vita in Giappone è alto, e ciò deriva da una serie di fattori differenti. Innanzitutto, il Giappone è un Paese del G7, vale a dire quella schiera di Paesi dotati di economie floride e avanzate. Vivere in uno Stato appartente al G7 comporta senza dubbio una serie di vantaggi dal punto di vista degli indicatori sociali, nonché sulle politiche previdenziali e di assistenza alle fasce economiche più disagiate. Allo stesso tempo, però, per vivere in Paesi socialmente all’avanguardia è necessario vantare una certa solidità economica, garantita da un impiego a tempo pieno e possibilmente ben remunerato. Il che si traduce in maniera pressoché automatica nella necessità di mantenere uno standard di vita più elevato rispetto ad altri Paesi economicamente meno solidi.
Quanto conviene vivere in Giappone
Alla luce delle informazioni riportate, vivere in Giappone porta con sé vantaggi e svantaggi che, presi uno per uno, sono in grado di indirizzare la propria opinione sul Paese verso l’una o l’altra direzione. In linea generale, però, condurre la propria vita nell’arcipelago nipponico si può trasformare senza alcun dubbio in un’esperienza positiva, purché si possieda un impiego stabile.