Lavorare in cooperativa: pro e contro

Il mercato del lavoro al giorno d’oggi offre alternative e modalità di assunzione delle più disparate, e molto spesso chi si trova a navigare in questo mare di possibilità deve valutare con attenzione verso quale tipologia di azienda orientarsi.
La cooperativa è una struttura sociale a produzione di capitale che permette un maggiore coinvolgimento dei propri dipendenti (che sono veri e propri soci) e la possibilità di ottenere garanzie e benefici che in altri campi occupazionali non sono per niente scontati.
Andiamo quindi a scoprire tutti i vantaggi (e gli svantaggi) di lavorare in una società coop di questo genere.

Tutti i pro di lavorare nelle cooperative: i vantaggi del personale assunto in questa istituzione

La cooperativa è una società a capitale variabile che prevede una responsabilità a parte limitata dei soci costituenti la stessa.
Lo scopo della cooperativa è quello della fornitura di un bene o servizio a clienti esterni ad essa, il cui utile verrò poi in parte redistribuito ai soci costituenti (sotto forma di stipendio) e in parte investito nell’attività.
Il numero minimo di soci necessari per la fondazione di una cooperativa è di 3 persone, ma non esiste invece numero massimo di soci costituenti.
Le classificazioni normative di questo tipo di impresa sono le due sigle di I SpA e di Srl, dove il primo viene applicato per le cooperative con almeno 20 soci all’attivo e un fatturato di almeno un milione di euro, mentre il secondo riguarda le attività con meno di nove soci e un fatturato inferiore al milione.
Nel caso di cooperative che non rientrino pienamente in nessuno dei due parametri la scelta della classificazione da utilizzare viene lasciata ai soci della cooperativa stessa.

Pro numero 1: una retribuzione migliore rispetto al privato

Il primo dei lati positivi del lavorare all’interno di una cooperativa si può identificare nello stipendio medio del socio impiegato.
La cooperativa infatti è un’associazione che pur essendo a scopo di lucro non ha particolari vincoli verso azionisti o simili, ma che deve solamente pensare a ridistribuire il capitale acquisito in parti prestabilite tra i soci appartenenti (dirigenti e impiegati) ed eventualmente investirne una parte in miglioramenti della struttura e dei servizi.
Per questo motivo il lavoro all’interno di una cooperativa può essere un’ottima occasione per chiunque desideri muoversi verso una posizione ben salariata e che garantisca benefici prestabiliti.

Pro numero 2: forte attenzione al binomio-persona lavoratore

Come già menzionato nel pro 1, la cooperativa è una società formata da soci pressochè paritari e non ha obbligazioni verso azionisti esterni, rimanendo così un’unità autogestita da propri componenti.
Questa particolarità amministrativa permette quindi di porre l’accento sul singolo lavoratore e il suo ruolo non solo come risorsa salariata ma soprattutto come persona in carne ed ossa con sentimenti e ambizioni.
Molto spesso il rapporto tra soci all’interno delle cooperative è infatti più amichevole e alla pari rispetto a una normale posizione impiegatizia in un’azienda o una fabbrica, permettendo quindi al lavoratore di godere di un ambiente rilassato e sensibile alle esigenze personali del singolo.

Pro numero 3: ottimo sbocco lavorativo per persone con i più disparati titoli di studio

La struttura sociale ed economica della cooperativa è particolarmente vantaggiosa quando le finalità dei soci sono l’amministrazione di servizi dell’educazione e dell’assistenza a persone non autosufficienti o bisognosi di supporto ed è per questo che la maggior parte di associazioni di questo tipo scelgono di adottare questa modalità di struttura lavorativa.
Di conseguenza i laureati o diplomati in materie umanistiche come letteratura, sociologia o scienze della formazione che non siano interessati ad entrare nell’organico scolastico statale o privato trovano un’ottima alternativa nell’assunzione all’interno di una cooperativa.
Questo sbocco lavorativo non è però limitato solamente a chi possiede un’educazione di stampo umanistico: anche chi ha svolto un percorso di studi incentrato sulle discipline scientifiche può entrare nel mondo delle cooperative, sopratutto quando esse forniscono servizi nel campo manifatturiero e industriale.

Pro numero 4: alto tasso di soddisfazione per il lavoro svolto

Il pregio forse più importante e palpabile del lavorare all’interno di una cooperativa è la consapevolezza di star lavorando all’interno di un meccanismo che favorisce i suoi componenti piuttosto che gli elementi esterni (come gli azionisti di grandi brand) che non ne fanno fisicamente parte e che anzi molto spesso vengono riconosciuti come elementi poco graditi.
Ogni socio della cooperativa sa infatti di avere sì dei doveri ma anche molti benefici e tutele che vengono spesso a mancare ad un normale lavoratore.
Inoltre quando si tratta di cooperative impegnate nei settori dell’educazione e dell’assistenza a persone in difficoltà il lavoratore riceve in prima persona la gratitudine degli assistiti e la gratificazione che deriva dall’assistere alla crescita personale di uno studente, sapendo che parte di questo processo si è realizzato grazie ai suoi sforzi lavorativi.

I lati negativi di lavorare in una cooperativa: quali sono gli aspetti meno piacevoli di questo settore

Pur presentando svariati pro e una struttura che sulla carta dovrebbe essere la più vantaggiosa per il personale impiegato, il mondo del lavoro nelle cooperative non è sempre a prova di rischi e di svantaggi sia economici che personali e richiede molta attenzione quando si tratta di valutare l’inizio di un contratto come socio.
Molti dei punti di forza delle cooperative infatti possono trasformarsi in lati sfavorevoli se non attentamente gestiti e controllati da personale competente.

Contro numero 1: elevata dipendenza dalle capacità degli altri soci

La cooperativa è una struttura organizzativa che garantisce diritti ai propri soci solamente durante i periodi dove le attività e i servizi forniti ai clienti esterni siano gestiti in modo corretto e responsabile, poichè non avendo l’input di azionisti esterni tutto il capitale iniziale e quindi gli assetti economici appartengnono ai soci interni ad essa.
Purtroppo è molto frequente vedere cooperative andare in fallimento o esistere in condizioni incerte a causa dell’incapacità di soci che si occupano delle decisioni economiche e che non riescono a tenere in piedi la struttura economica di questa tipologia di associazione.

Contro numero 2: elevata dipendenza da clienti esterni

La cooperativa in quanto azienda è comunque un organo economico che produce beni o fornisce servizi a clienti esterni ad essa, i quali contattano direttamente la società coop per riceverli.
Nei momenti di incertezza economica diffusa o quando il servizio offerto dall’associazione si riveli troppo costoso o poco utile per le aziende pubbliche e private, la cooperativa si ritrova in una condizione di complicazioni economiche quali fondi insufficienti a pagare i propri soci e impossibilità a effettuare investimenti del capitale per l’aggiornamento e l’upgrade dei servizi da essa forniti.
L’economicità di una cooperativa è sempre un fattore molto delicato e fortemente suscettibili ai cambiamenti economici esterni e ha bisogno di una gestione esperta e competente oltre che di una domanda esterna il più possibile elevata.

Contro numero 3: carico emotivo potenzialmente pesante

Questo contro si riferisce particolarmente ai lavoratori che andranno a ricoprire una carica di educatori o di personale di assistenza a individui non autosufficienti o con problemi medici a livello sia fisico che psicologico.
Essendo una professione a stretto contatto con altre persone e soprattutto con individui che ricevono un beneficio dal servizio del lavoratore è molto facile venire coinvolti emotivamente nello sviluppo di studenti e persone assistite, che non sempre risponderanno in modo ottimale ai tentativi di insegnamento o assistenza del socio della cooperativa.
Questo può sottoporre il lavoratore ad alti livelli di frustrazione e stanchezza in casi di difficoltà lavorative tanto quanto a profonde soddisfazioni personali in casi invece classificabili come successi.
Per questo i soci delle cooperative molto spesso vengono formati e educati a mantenere un rapporto amichevole e caloroso con i propri assistiti ma sempre lasciando una distanza emotiva tale da non venir troppo influenzati anche durante le ore esterne al lavoro.

Il lavoro in cooperativa, una buona posizione lavorativa con molti lati positivi ma che presenta rischi da non sottovalutare

Come abbiamo visto in questa lista di pro e contro del lavoro in cooperativa questa occupazione può dare molte soddisfazioni a livello umano e professionale come può anche presentare difficoltà non trascurabili ed è per questo motivo che qualsiasi persona in procinto di intraprendere questo percorso lavorativo dovrà soppesare attentamente tutte le opzioni disponibili.
Nonostante tutti i lati negativi, va detto che la professione di educatore/operaio/personale di assistenza all’interno di una cooperativa può essere fonte di grandi soddisfazioni e soprattutto un’opportunità di apprendimento e crescita personale come solo poche altre posizioni lavorative sanno essere.