Case prefabbricate: pro e contro

Fare un investimento nel mattone è da sempre considerata una mossa saggia, ma al giorno d’oggi se si opta per una soluzione sostenibile, si possono avere moltissimi vantaggi sia dal punto di vista economico che fiscale.

L’approccio alla materia prima rinnovabile comporta costi di base ridotti rispetto all’edilizia in cemento e mattone, inoltre permette di usufruire di bonus fiscali davvero interessanti nel breve periodo. Anche per quanto riguarda lungo, però i vantaggi sono parecchi, trattandosi di architettura intelligente e ottimizzata questo ci aiuta anche in bolletta.

Attualmente il mondo delle costruzioni ecosostenibili ha allargato i suoi confini e vede come leader indiscusso il legno, ma ci sono anche soluzioni tecnologiche all’avanguardia, come i materiali stampati 3d che offrono ottime prospettive.

I dati sono molto interessanti perché negli ultimi anni la quantità di edifici realizzati in legno è notevolmente aumentata e questo si traduce in una certa flessione per i costi, ma soprattutto in una maggiore attenzione da parte delle istituzioni, che grazie all’introduzione degli ecobonus hanno consentito a molti privati di accedere ai vantaggi della bioedilizia.

Pro di scegliere un’abitazione prefabbricata

Per capire quanto possa essere vantaggiosa la scelta di un’abitazione prefabbricata, si devono tener presenti i vantaggi del poter progettare ogni modulo come un elemento standard, inserirlo all’interno di una struttura portante già dotata di tutti i raccordi per le utenze, delle tubature e delle condotte. Esploriamo quindi i vantaggi di scegliere un’abitazione prefabbricata.

Vantaggi economici

Scegliere di investire nelle bioedilizia dà accesso a molte detrazioni fiscali, sia quelle legate agli ecobonus che ai cosiddetti mutui verdi, concessi come incentivo dalle banche, visto che per il 2030 si vorrebbe ridurre le emissioni di carbonio del 40%.

Anche per il 2020, infatti, sarà prorogato l’ecobonus con tutti i vantaggi correlati all’installazione di impianti a basso consumo ed alto rendimento ed è destinato anche agli edifici che saranno ristrutturati con tecniche di bioedilizia.

Le case prefabbricate sono altamente ingegnerizzate e prevedono l’installazione nei singoli moduli di tutti gli elementi isolanti, sia dal punto di vista termico che acustico. Questo unito ad un sistema per la gestione del caldo e del freddo e per la ventilazione integrata riduce il fabbisogno energetico, ottimizzando gli impieghi.

Manutenzione semplificata

I prefabbricati vengono realizzati con moduli. Il vantaggio sta nel fatto che un eventuale danneggiamento a carico del singolo elemento potrà essere gestito minimizzando gli interventi necessari da parte di operai e ditte specializzate. Non ci sarà infatti bisogno di sfondare pareti e doverle poi ricostruire, perché è sufficiente sganciare il pannello modulare per accedere alle utenze, riducendo quindi i costi di gestione finali per ogni singola operazione.

A differenza delle strutture in mattone o cemento, modificare un prefabbricato aggiungendo per esempio una finestra oppure spostandola in una posizione differente rispetto a quella originale, è un’operazione semplice. Infatti prevede solo la sostituzione di un pannello con uno modulare, dotato delle caratteristiche che ci interessano. Quindi si possono apportare modifiche anche notevoli nell’assetto nelle pareti interne ed esterne, senza modificarne la stabilità perché queste poggiano sempre su un telaio e sono realizzati con criteri antisismici.

Una casa modulare ha virtualmente tempi di messa in posa brevissimi, perché una volta realizzata la struttura portante, che è a sua volta standard e prefabbricata, sarà sufficiente agganciare i singoli pannelli. Quindi con un investimento iniziale relativamente contenuto si potrà accedere in tempi ridotti alla nostra nuova abitazione.

I contro di una casa modulare

Purtroppo i vantaggi di scegliere una casa prefabbricata sono controbilanciati da alcuni problemi. Non sempre infatti la scelta è conveniente, rispetto ad una soluzione classica in laterizio o cemento. Ci sono fattori pratici, legati ai materiali e alla loro personalizzazione, oltre a questioni burocratiche e culturali poco favorevoli.

Costi variabili

Le case prefabbricate, a parità di volume, hanno un costo che oscilla notevolmente a seconda che si preferisca una soluzione standard cioè già a catalogo, oppure si preferisca un progetto unico. Bisogna infatti tener di conto che i costi di progettazione su misura possono pesare notevolmente sul prodotto finito e che la realizzazione di moduli non standard, a seconda della tipologia, introduce un costo molto pesante.

Accanto a questo fattore si trova sicuramente la difficoltà burocratica per avere i permessi per installare un edificio modulare. La richiesta è ancora più problematica di quanto non sia per le costruzioni in materiali tradizionali, come pietra e laterizio, perché alcune amministrazioni e uffici di soprintendenza per i beni culturali possono respingere il progetto di installazione prefabbricata.

DI solito gli elementi più spinosi sono le costruzioni nei centri storici e nelle zone a tutela paesaggistica, oltre che quelle che risultino destinate ad essere inserite fra edifici preesistenti, perché la mancata continuità strutturale potrebbe mettere a rischio la stabilità delle costruzioni in pietra e laterizio specie se antiche.

Problemi di realizzazione e mantenimento

In molte zone è sconsigliato utilizzare edifici completamente prefabbricati, perché i tassi di umidità potrebbero causare danneggiamenti anche gravi alle strutture con l’andare del tempo, se non opportunamente trattati e se non si effettua una manutenzione costante.

Per rendere parzialmente resistente all’umidità e ignifugo il legno con cui sono fatti i prefabbricati, è necessaria tutta la serie di trattamenti con sostanze chimiche fungicide e potenzialmente tossiche, che in alcuni casi possono dare origine a fenomeni di irritazione e allergia. Questo vale in particolare in soggetti sensibili. Stessa cosa si applica alle sostanze impiegate per evitare che il legno venga danneggiato da insetti ed altri parassiti, come i roditori.

Infine gli edifici prefabbricati, a seconda della tipologia di materiale non consentono di impilare molti piani. Di solito per costruzioni in legno non si possono fare più di 4 livelli e anche in questo caso le limitazioni sono notevoli. Ad esempio bisogna evitare pavimenti in marmo o in pietra perché appesantiscono troppo la struttura.

Conclusione

Decidere di investire in una casa prefabbricata può essere una scelta molto interessante, in particolare quando si intende inserirla in un contesto già adatto. I vincoli principali infatti sono quelli legati a fattori come le condizioni ambientali, visto che il prefabbricato tende avere alcuni problemi con l’umidità intensa e a questioni progettuali.

Fra questi i più fastidiosi sono i limiti sulle finiture interne e sull’altezza massima degli edifici. Resta comunque una soluzione molto interessante per chi ha intenzione di investire in un prodotto compatibile con l’ambiente. Quando si decide di acquistare una casa prefabbricata il trade off principale è tra i costi di personalizzazione, la frequenza degli interventi di manutenzione e le scelte di risparmio su materiali e bollette energetiche.

Si tratta di un investimento che si estende nel tempo, anche in prospettiva di futuri aggiornamenti dal punto di vista legislativo e della possibilità di approfittare degli incentivi, che periodicamente vengono proposti per interventi volti ad un approccio più sostenibile e a un minor consumo energetico.